Nell’era digitale, il consumo di contenuti multimediali attraverso piattaforme di streaming è diventato una pratica quotidiana per milioni di persone in tutto il mondo. Tuttavia, questo ha anche aperto le porte a nuove forme di frode, tra cui il frode streaming digitale. Questo tipo di frode si verifica quando gli utenti manipolano artificialmente il conteggio delle visualizzazioni o delle riproduzioni su piattaforme di streaming per ottenere guadagni illeciti, come ad esempio incrementare ingiustamente i ricavi pubblicitari o migliorare la visibilità di un contenuto.
Una delle tecniche più comuni impiegate in questo tipo di frode include l’uso di bot e di reti di computer infettati, noti come botnet, per simulare flussi di visualizzazione o ascolto fittizi. Questi sistemi automatizzati possono generare un numero enorme di riproduzioni false, ingannando le piattaforme di streaming e portando a compensazioni non meritate per i creatori di contenuti o gli inserzionisti.
Un’altra strategia utilizzata è il cosiddetto “account stuffing”, dove gli aggressori sfruttano credenziali rubate o ottenute tramite tecniche di phishing per accedere a numerosi account contemporaneamente, incrementando artificialmente il numero di stream.
Queste pratiche non solo violano i termini di servizio delle piattaforme di streaming, ma minano anche la fiducia nel sistema, danneggiando artisti legittimi e aziende che si affidano a queste piattaforme per distribuire e monetizzare i loro contenuti. La lotta contro il frode streaming digitale richiede un impegno costante e l’adozione di tecnologie avanzate per rilevare e prevenire queste attività illecite, assicurando così un ecosistema digitale più sicuro e giusto per tutti.